Mio padre è un business owner.
Nel 1990 ha aperto il suo autosalone. Ha corso dei rischi, affrontato incertezze e stress, fatto un secondo lavoro per sostenere la sua famiglia e la sua attività, ampliato la sua clientela, assunto altri meccanici, venduto servizi (riparazione auto) e prodotti (ricambi auto), e alla fine è stato artefice del proprio successo.
Se gli chiedi cosa faccia per vivere, però, non ti dirà che è un business owner. Ti dirà che ripara auto. Se gli chiedi com’è essere il capo di se stessi, risponderà: “Quando hai un’attività tua, non sei il capo: sei un dipendente”.
Ma ai miei occhi lui è sicuramente un business owner, e lo è anche in base alla definizione che si può trovare facendo una rapida ricerca online:
Un business owner è una persona che organizza e gestisce una o più imprese, assumendo a tal fine rischi finanziari superiori alla norma.
Come mio padre, molte persone che gestiscono un’azienda non si riconoscono come “business owner”. D’altra parte, probabilmente conosci qualcuno che si fregia con orgoglio di questo titolo.
Alcuni non considerano i titolari di attività secondarie come “veri business owner”. Altri si riferiscono al titolo in senso lato, includendo chiunque avvii una nuova azienda in qualsiasi veste. E non dimentichiamo le qualità imprenditoriali che si possono avere anche senza possedere un'azienda e che oggi molte aziende cercano nelle persone che assumono.
Ma un libero professionista è un business owner? E un autista di Uber a tempo pieno? Qualcuno che gestisce un chiosco in un mercato del pesce? Dove tracciamo la linea, se c’è una linea da tracciare?
Questa ampia gamma di interpretazioni, insieme a tutti i nuovi modi in cui le persone possono guadagnare online alle proprie condizioni, solleva la domanda: Cos’è esattamente un “business owner” oggi?
Cosa significa essere un business owner?
Un business owner è una persona che controlla gli aspetti operativi e finanziari di un’impresa. Qualsiasi entità che produce e vende beni e servizi per profitto, come un negozio di e-commerce o uno scrittore freelance, è considerata un’impresa.
Le attività possono essere gestite da soli o in gruppo. In ogni caso, i proprietari hanno il controllo completo sull’azienda e sono responsabili della definizione di una strategia, della formazione del personale e della gestione delle operazioni quotidiane.
Secondo i dati del Dipartimento delle Finanze, lo stipendio medio di un business owner in Italia è di 64.670 euro.
Alcuni dati mostrano che le domande sono leggermente diminuite nel quarto trimestre, con oltre 1,1 milioni di domande presentate, prima di risalire a 1,37 milioni nel primo trimestre del 2021 e poi a 1,44 milioni nel secondo trimestre. Nel luglio 2021, sono state presentate oltre 454.000 domande aziendali.
Il rapporto Global Entrepreneurship Monitor 2021 ha rivelato che oltre il 60% degli adulti intervistati negli Stati Uniti conosce qualcuno che ha avviato un'attività durante la pandemia. In Asia centrale e orientale, le persone che conoscono personalmente un imprenditore variano dal 30% a oltre l'80%. La regione dell'America Latina e dei Caraibi ha mostrato minori variazioni, con una percentuale compresa tra il 50% e il 75% di persone che conoscono qualcuno che ha avviato un'attività nel corso del 2020 e del 2021.
Ciò è probabilmente dovuto all'evoluzione della nostra interpretazione di ciò che è un imprenditore, nata da nuove varianti e forme di “proprietà aziendale”, dal sidepreneur all'infopreneur, enfatizzando soprattutto l'attitudine a creare valore che, a sua volta, produce reddito.
I business owner possono essere definiti in molti altri modi, tra cui:
- Proprietario
- Gestore
- Fondatore
- Amministratore Delegato (CEO)
- Direttore Generale
- Presidente
- Direttore
- Principale
- Socio amministratore
Ho parlato con oltre 25 business owner di ogni tipo (solopreneur, fondatori di startup tecnologiche, proprietari di negozi e creator) per avere un’ampia varietà di prospettive su cosa significhi esattamente essere un business owner.
A parte i temi ricorrenti del rischio, della creazione di valore e della sfida imprenditoriale, le risposte che ho ricevuto variano da persona a persona, da attività a attività. La definizione di “azienda” sembra essersi evoluta, e questo è probabilmente il risultato di due tendenze:
- Grazie alla tecnologia le barriere per diventare business owner non sono mai state così basse
- Rispetto a prima, adesso ci sono più strade percorribili per avviare un’azienda.
Esistono ancora molte ragioni per cui le persone non diventano business owner. Mark Zweig, business owner in residenza presso l'Università dell'Arkansas, ha identificato le barriere percepite nei suoi 16 anni di insegnamento nello sviluppo di nuove imprese:
- “Devo inventare qualcosa o fare qualcosa di nuovo che non è mai stato fatto prima”
- “Devo creare un’attività tecnologica perché nient’altro ha un reale potenziale di crescita”
- “Devo vendere la mia idea a investitori di venture capital o ad angel investor”
- “Avviare la mia attività è più rischioso che accettare un lavoro da qualche parte”
- “Non so da dove cominciare per creare la mia azienda”
- “Non sono bravo in questa o quella cosa, e si tratta di competenze necessarie per avviare e gestire un’attività”
- “Non ho l'età giusta” oppure “sono troppo vecchio”.
Ma molte di queste affermazioni sono quelle che definirei “paure ereditate” che riguardano la proprietà di un'impresa, dubbi obsoleti che devono ancora essere messi al passo con la tecnologia e con le piattaforme che permettono di avviare attività in modi che prima non erano possibili.
Business owner vs imprenditori
Probabilmente hai già sentito il termine “imprenditore”. È associato alla proprietà di un’impresa, cioè al fatto di essere un business owner, e oggi i due termini vengono spesso usati in modo intercambiabile. Tuttavia, ci sono piccole differenze nella mentalità e nell’approccio al business che differenziano i due. Un ruolo non è migliore dell'altro: sono semplicemente diversi.
Gli imprenditori spesso costruiscono aziende attorno a un'idea di business già collaudata, come avviare un ristorante o un marchio di gioielli. I business owner, invece, tendono a correre più rischi e perseguire idee innovative che risolvono problemi quotidiani, come Airbnb che offre un modo per prenotare stanze direttamente dagli abitanti invece che in un hotel.
Le differenze sottili tra gli imprenditori e i business owner sono:
- Motivazione: spesso i business owner avviano un'azienda perché vogliono lavorare per se stessi. È più che altro una progressione naturale nel trasformare qualcosa che amano in un'impresa. Gli imprenditori possono avere una nuova visione del futuro o un nuovo modo di fare le cose.
- Innovazione: i business owner non sono sempre interessati a concetti innovativi. Applicano principi collaudati per avere successo. Conoscono a fondo il loro mercato di riferimento e si concentrano sulla crescita della loro attività e sul servizio ai clienti. Gli imprenditori tendono a lavorare su idee che non sono ancora state testate. Sfidano lo status quo e possono cambiare settore o nicchia man mano che l'azienda si afferma.
- Crescita: i business owner sono desiderosi di far crescere la loro azienda, ma spesso a un ritmo più lento e controllato. Gli imprenditori puntano a una crescita esplosiva, espandendosi a livello nazionale e internazionale il più rapidamente possibile. Non utilizzano le stesse tattiche dei business owner e spesso creano un nuovo mercato per dominare la concorrenza.
Un aspetto in comune è che entrambi hanno preso la decisione di avviare un’azienda. Questa decisione è spesso influenzata da molti fattori personali differenti:
- Capacità di individuare opportunità
- Predisposizione al rischio
- Ambizioni personali
- Livello di autostima
- Risorse
- Supporto sociale e familiare
Business owner e imprenditori hanno a che fare con gli stessi stakeholder: fornitori, produttori, banche, clienti, dipendenti, appaltatori, ecc. Entrambi i gruppi vedono un’opportunità di business e agiscono di conseguenza. Si adattano e acquisiscono competenze per creare attività più preziose che generano profitto.
Tipi di aziende
Avviare un’azienda è sia impegnativo che gratificante. Scegliere un nome per l'attività, costruire un sito web, selezionare i prodotti da vendere e trovare clienti sono le parti divertenti del gestire la propria attività. Ma è sempre bene tenere a mente i tipi di aziende e come si possono creare.
La struttura della tua attività determina il modo in cui verrai tassato, le tue responsabilità e, se ne hai bisogno, come puoi ottenere capitale.
Ci sono quattro principali tipi di strutture aziendali tra cui scegliere:
- Impresa individuale: è un'impresa non costituita in società, senza distinzione legale tra l'azienda e la persona che la possiede e la gestisce. È facile da creare e gestire e probabilmente pagherà meno tasse.
- Società di persone: è un'azienda con due o più proprietari. Le società di persone prevedono che l'azienda sia equamente divisa o suddivisa in percentuali concordate prima della fondazione.
- Società di capitali: è un'entità legale separata da una persona, quindi sei esente da responsabilità personale, a meno che non si tratti di una rara e straordinaria circostanza. Ciò che paghi in tasse varia a seconda dello stato in cui ti trovi, quindi potresti pagare di più o di meno rispetto a un’impresa individuale. Ma i tuoi beni personali sono protetti.
- Società a responsabilità limitata (SRL): è un tipo di società ibrida che combina le società di persone con le tutele di responsabilità delle società di capitali.
Il miglior tipo di impresa dipende dalle esigenze del tuo modello di business. Per scegliere quella migliore per te, leggi Tipi di società: quale aprire in Italia? Guida alla scelta tra i vari tipi di società.
Ruoli e responsabilità di un business owner
I business owner fanno tutto il necessario per rendere la loro impresa un successo. Ciò significa occuparti anche delle piccole cose che potrebbero non piacerti, ad esempio sbrigare pratiche amministrative, portare ordini all'ufficio postale o creare una strategia di marketing.
Le tue attività quotidiane dipendono dalla tua impresa e da come scegli di impiegare il tuo tempo. Ma di solito si riducono ai seguenti ruoli e responsabilità:
Pianificazione e strategia
I proprietari di piccole imprese sono responsabili della direzione della propria azienda. Sono incaricati di creare e gestire il loro business plan, sviluppare le campagne di marketing e trovare modi per mantenere l'azienda competitiva e redditizia. La ricerca e la pianificazione sono competenze essenziali per un business owner. Molti business owner utilizzano anche app di gestione del tempo per rispettare le scadenze, ridurre lo stress e creare un migliore equilibrio tra vita lavorativa e personale.
Finanza e contabilità
I business owner devono gestire correttamente le finanze per dare all’azienda una possibilità di successo. Sarai responsabile di ottenere capitale iniziale per avviare l’attività, magari attraverso un prestito per piccole imprese oppure il crowdfunding, e dovrai finanziare le spese per lo sviluppo del prodotto, le risorse di marketing e l'assunzione di dipendenti. Per non parlare della gestione dei conti bancari aziendali, dell’elaborazione dei pagamenti, delle tasse e della contabilità generale.
Conformità e aspetti legali
I business owner sono anche responsabili del rispetto delle leggi federali e statali relative ai permessi. Come accennato in precedenza, devi costituire la tua azienda e comprendere i requisiti legali per gestirla.
Dovrai anche conoscere le basi delle leggi sul lavoro e dovresti avere un avvocato disponibile se incontri problemi con dipendenti o clienti. Tutto – dai contratti legali agli accordi di vendita – viene redatto, esaminato e firmato da te.
Marketing e vendite
Non importa quanto siano unici o straordinari i tuoi prodotti, hai bisogno di marketing e vendite per guadagnare come azienda. A seconda del tipo di attività, dovrai partecipare a telefonate di vendita e chiudere affari nelle fasi iniziali.
Sarai anche la persona di riferimento per la creazione di campagne pubblicitarie, l'approvazione degli annunci, la gestione del marketing sui social e dell'email marketing, nonché la conduzione di altre attività di marketing per l'azienda.
Leggi di più: Strategie di marketing: cosa sono e come scegliere quelle più adatte alla vostra attività
Servizio clienti
Nelle fasi iniziali accade spesso che i business owner siano i principali agenti di supporto clienti. Tra le principali mansioni ci sono rispondere a telefonate ed email, partecipare a conversazioni in chat dal vivo sul sito web e gestire il software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM). Sta a te costruire una reputazione positiva per la tua azienda e occuparti dei clienti affinché lascino recensioni positive ed effettuino acquisti. Man mano che l’azienda cresce, puoi pensare di assumere un dipendente per aiutarti con il servizio clienti.
Assunzioni e risorse umane
I business owner sono inoltre responsabili della costruzione di un grande team per gestire l’azienda. Ciò include la ricerca e l'assunzione di nuovi dipendenti, nonché la formazione e lo sviluppo di quelli esistenti. Dovrai definire le mansioni, valutare le prestazioni e controllare la retribuzione, i benefit e gli avanzamenti dei dipendenti della tua azienda.
Come diventare un business owner
Diventare un business owner significa scoprire opportunità di business redditizie.
A meno che tu non abbia avuto un'idea brillante fin dall'inizio e questa sia la motivazione che ti ha spinto ad avviare la tua azienda, trovare ottimi prodotti da vendere online con profitto può essere un compito scoraggiante. Le scelte possibili sono migliaia, ma tutto sembra già stato fatto mille volte.
Dunque, con tutti i prodotti che si possono vendere, da dove iniziare a cercare quello vincente? Il primo passo è essere in grado di riconoscere le varie opportunità.
Comprendere i seguenti otto tipi di opportunità di prodotto è fondamentale per identificare ottimi prodotti da vendere e nicchie da esplorare. Ognuna di queste comporta una mentalità e un approccio diversi.
Esaminiamole nel dettaglio:
- Creare un brand interessante e accattivante
- Scoprire opportunità nelle parole chiave
- Identificare e risolvere un problema del cliente
- Identificare e soddisfare le passioni dei consumatori
- Seguire la propria passione
- Cercare un'opportunità di mercato
- Sfruttare la propria esperienza e competenza
1. Creare un brand interessante e accattivante
Diversamente dal metodo precedente, creare un brand significa anche costruire un pubblico. L'approccio alla creazione del brand prevede lo sviluppo di una conoscenza approfondita dei tuoi potenziali clienti, la creazione di un brand unico e la conquista di un posto speciale nella testa dei tuoi clienti.
Questo approccio alla costruzione di un attività online può essere particolarmente efficace per differenziarti dai concorrenti sul mercato se la concorrenza è tanta.
Esempio: DODOcase, un produttore di custodie per prodotti Apple, ha fatto un lavoro notevole nel creare un brand unico. Nonostante operi in un settore estremamente affollato e competitivo, quello delle custodie per iPad, DODOcase è riuscita a emergere raccontando una storia diversa e unica, in cui le sue custodie sono realizzate a mano utilizzando tecniche tradizionali di rilegatura artigianale nella città di San Francisco.
È questa storia e questo brand unici che hanno reso in poco tempo DODOcase uno dei principali produttori di custodie per iPad al mondo.
2. Scoprire opportunità nelle parole chiave
Il traffico di ricerca organica può essere il Santo Graal dell'ecommerce. Se fatto correttamente, Google e altri motori di ricerca ti ricompenseranno con un traffico costante e mirato. In un mondo di margini ridotti, dove i canali pubblicitari a pagamento diventano costantemente più costosi, è proprio questo che rende particolarmente redditizi i prodotti con opportunità di parole chiave.
Andare alla ricerca di opportunità di parole chiave implica cercare strategicamente un prodotto o una nicchia online in base alle parole chiave che le persone cercano su motori di ricerca come Google e Bing, e cioè identificare termini di ricerca ad alto volume ma con bassa concorrenza.
La ricerca di parole chiave può essere un po' tecnica, quindi questa opportunità richiede una solida base di comprensione della ricerca di parole chiave e dell'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).
Questa opportunità può essere particolarmente redditizia se hai in programma di fare dropshipping, poiché i margini sui beni spediti tramite dropshipping sono ridotti, rendendo spesso difficile utilizzare efficacemente i canali pubblicitari a pagamento.
Esempio: Gymshark ha investito tempo ed energia nella SEO e ha trovato un'occasione per posizionarsi per parole chiave nella nicchia dell'abbigliamento fitness.
Puoi vedere nell'immagine sopra che Gymshark è riuscita a posizionarsi sia al secondo che al terzo posto su Google per il termine di ricerca organico “abbigliamento da palestra”, che viene cercato da 74.000 persone ogni mese. È stata l'opportunità SEO, unita a prodotti straordinari, a far sì che Gymshark avesse così tanto successo.
3. Identificare e risolvere un problema del cliente
Uno dei migliori modi per costruire un'attività solida è risolvere un problema del cliente. I prodotti che risolvono problemi possono essere redditizi perché i clienti cercano attivamente soluzioni alle proprie difficoltà.
Non sempre si tratta di questioni particolarmente gravi: possono essere esperienze frustranti e dispendiose in termini di tempo oppure di scarsa qualità.
Esempio: Jing, un business owner ecommerce, sapeva che le persone che digrignano i denti possono soffrire di dolori lancinanti. Più del dolore fisico, il digrignare costante può portare a costose spese dentistiche.
Sapendo che questo era un problema per cui molte persone avrebbero cercato una soluzione e sarebbero state felici di pagare per risolverlo, Jing ha lanciato Pro Teeth Guard, un paradenti personalizzato a un ottimo prezzo.
4. Identificare e soddisfare le passioni dei consumatori
I consumatori tendono a spendere significativamente più denaro per soddisfare le loro passioni e abitudini. Pensa ai golfisti: spendono migliaia di euro in attrezzature e accessori con la speranza di abbassare il loro punteggio, anche solo di poco.
Soddisfare le passioni ha ulteriori vantaggi, tra cui interazioni più profonde con il tuo brand, una maggiore fedeltà dei clienti e un aumento del passaparola.
Esempio: BlackMilk Clothing è nata nel 2009 dopo che il blog del fondatore, TooManyTights, è diventato molto popolare.
Riconoscendo la passione che i consumatori avevano per le calze con design unici e comprendendo l'opportunità, il fondatore ha creato BlackMilk Clothing. Oggi, BlackMilk è un'azienda multimilionaria con oltre 150 dipendenti che distribuisce i suoi prodotti a livello globale.
Inoltre, cavalcando le tendenze della cultura pop con i suoi design, BlackMilk attrae clienti appassionati provenienti da una varietà di nicchie di mercato e non solo le persone interessate alle calze.
5. Seguire la propria passione
Alcune persone ritengono che scegliere un prodotto o una nicchia basata sulla propria passione personale sia una ricetta per il disastro. Eppure non è sempre così: una scelta del genere può effettivamente rivelarsi estremamente redditizia.
Uno dei maggiori vantaggi del costruire un'azienda in base alla propria passione è quello di avere la tenacia di andare avanti quando si attraversano momenti difficili. Questo aspetto non dovrebbe essere sottovalutato, perché rimanere motivati è una chiave fondamentale per costruire un business online di successo.
Esempio: Eric Bandholz ha iniziato Beardbrand come un blog personale sulle strategie di business e vendite. Tuttavia, col passare del tempo, la passione di Eric per la barba ha cominciato a emergere nel suo blog. Alla fine ha deciso di dedicarsi completamente a quella passione, lanciando Beardbrand, un brand che vende prodotti per la cura della barba a uomini altrettanto appassionati.
6. Cercare un'opportunità di mercato
Capitalizzare un'opportunità o un gap di funzionalità può essere redditizio. Questo tipo di opportunità comporta la scoperta di problemi o carenze in un prodotto o nel marketing di un prodotto che possono essere capitalizzati. Un’opportunità può presentarsi sotto forma di una caratteristica migliorata o aggiuntiva del prodotto, di un mercato non realizzato dagli attuali concorrenti, o anche sotto forma della tua capacità di marketing.
Esempio: Chaim Pikarski cerca continuamente e capitalizza opportunità di mercato. Lui e il suo team esaminano le inserzioni dei prodotti sul web e leggono attentamente le recensioni degli utenti.
Sono costantemente alla ricerca di carenze e opportunità che gli acquirenti segnalano. Con queste informazioni, Chaim trova un produttore e realizza la sua versione (migliore) del prodotto originale.
La radio da doccia Hipe è uno dei tantissimi prodotti che Chaim ha realizzato trovando un'opportunità di mercato. Esaminando altre radio da doccia e leggendo le recensioni dei consumatori, ha trovato un'occasione per creare una radio da doccia ricaricabile.
7. Sfruttare la propria esperienza e competenza
Fare leva sulla propria esperienza e competenza è un forte vantaggio competitivo. Trasformare la propria esperienza in un business online è un ottimo modo per entrare nel mercato con una marcia in più e una barriera all'ingresso per gli altri.
Esempio: Rhiannon Taylor, un'appassionata giardiniera urbana e amante del giardinaggio giapponese, ha trasformato la sua passione per le piante nella boutique online RT1home. Rhiannon condivide anche le sue intuizioni con le persone sul blog di RT1home e sul canale YouTube, dove insegna loro come utilizzare i prodotti RT1 e prendersi cura meglio delle loro piante da appartamento.
Creare una piccola impresa di successo
Considerando che la proprietà di un'azienda part-time è oggi più comune di un tempo, non è più necessario lasciare il proprio lavoro per avviare un business online.
Molti proprietari di negozi Shopify gestiscono aziende di successo a tempo parziale, la sera o nel fine settimana, per poi eventualmente passare a tempo pieno. Alcuni hanno un negozio fisico, altri operano interamente online.
Le aziende possono esistere in una varietà di forme che prima non erano possibili. Di conseguenza, è normale che le persone le avviino spinte dalle ragioni più disparate. Puoi farlo anche tu.
Illustrazione di Francesco Ciccolella
Cos’è un business owner: domande frequenti
Un business owner è un imprenditore?
Sì. I business owner di piccole imprese tendono a gestire un'attività consolidata con un prodotto e una base di clienti comprovati. Gli imprenditori sono portati ad assumersi maggiori rischi attraverso idee imprenditoriali innovative e con un grande potenziale di crescita, come ad esempio un'app che chiama i taxi dal telefono. Entrambi sono lavoratori autonomi e i termini che li identificano vengono utilizzati come sinonimi.
Qual è un altro nome per un imprenditore?
- Proprietario
- Gestore
- Fondatore
- Amministratore Delegato (CEO)
- Direttore Generale
- Presidente
- Principale
- Socio amministratore
Cosa serve per essere un business owner?
- Licenze e permessi per operare nel tuo Paese
- Comprensione delle leggi fiscali e del lavoro
- Competenze generiche come pazienza, auto-motivazione e perseveranza
- Competenze specifiche come attenzione ai dettagli, comunicazione, gestione del tempo, marketing e contabilità
- Un'idea di business redditizia.